Amsterdam è una città meravigliosa che, lo ammetto, mi ha rubato subito il cuore: da un lato così romantica grazie i suoi canali, alle luci e ai paesaggi naturali, dall’altro misteriosa, così provocatoria e sensuale.
L’Olanda è stato il primo paese che abbiamo visitato questa estate ed anche quello che ricordo con maggiore nostalgia.
Essendo famosa per i suoi eccessi, non mi aspettavo di trovare così tanta bellezza tra le sue strade, così tanta armonia tra il suo lato turistico e quello più autentico.
A rendere il nostro breve soggiorno speciale non è stata solamente la città in se, ma un mix di fattori, tra cui ringrazio particolarmente il meteo, i pochi turisti e il buon cibo che abbiamo mangiato.
Ma il fattore decisivo che ha dato al tutto la svolta decisiva è stato l’ Airbnb che avevamo scelto, una minuscola abitazione in un paese distante venti minuti di treno dal centro della capitale olandese.
Abcoude
Il paese in questione è Abcoude, dall’ atmosfera calma e rilassante, un toccasana rispetto alla frenesia a cui eravamo sottoposti tutto il giorno passeggiando alla scoperta dei quartieri di Amsterdam.
Abcoude è un piccola città, situata nel comune di Utrecht, dove tutti vorrebbero vivere: paesaggi mozzafiato, un’ imponente chiesa nel centro storico, piste ciclabili che portano chissà dove, case nei mulini a vento, e pascoli liberi per i campi.

Per arrivare alla nostra minicasa da 9 metri quadrati la strada era abbastanza lunga, ma, essendo l’ Olanda il paese delle biciclette, ci è voluto poco per procurarcene una.
Dalla stazione si procede per un viale dritto e lungo, fino ad arrivare all’inizio del centro abitato, per poi prendere un lungo sentiero affiancato a un canale che porta verso i campi e le fattorie.
Il paesaggio, soprattutto al tramonto( che avviene molto tardi per fortuna) è particolarmente impressionante: da un lato c’è il corso d’ acqua, pieno di ninfee, uccelli che nuotano e barche attraccate vicino alle case, dall’altro si vedono campi e fattorie, un mulino a vento e anche un ippodromo con i cavalli che corrono liberi.
Sono rimasta molto sorpresa nel vedere pochissimi recinti a chiudere gli animali, poi ho capito che non servivano perché i canali bastavano a delimitare il terreno e a impedire la fuga del bestiame, questa mancanza inoltre rendeva il paesaggio il più armonioso e naturale possibile.

Anna Haen
Lungo la lunga strada verso casa c’era un solo locale, tanto carino da diventare la nostra tappa colazione/merenda ogni qualvolta rincasassimo abbastanza presto da trovarlo aperto.
Anna Haen oltre ad essere un café dalle proposte molto curate( con un sacco di opzioni veg!) ha una zona negozio dove vende formaggi delle fattorie che vedevamo per strada e verdure locali, detersivi naturali e leccornie fatte a mano.

La nostra Tiny House
Ora veniamo alla nostra piccola casetta, una vera e propria tiny house di quelle che si vedono su real time, ma fatta a mano dai proprietari della fattoria biologica in cui si trovava.
Composta da una zona principale e un piccolo bagno sul retro, nonostante le piccole dimensioni la casa aveva un frigo, una piastra, una zona lavandino per i piatti e un letto bello grosso( e comodissimo).
Forse non era il posto migliore per cucinare, ma era possibile arrangiare una cena o uno snack sulla scrivania, approfittando della vista che dava sui campi e su una famiglia di cavalli che aveva la stalla proprio dietro l’ abitazione. Al mattino pascolavano anche le mucche ma in casa non entrava neanche un rumore esterno.

La cosa più particolare, o se preferite, strana, erano i servizi igienici, che non utilizzavano acqua, ma un sistema che trasformava i rifiuti organici in compost.
Praticamente ogni volta che avresti dovuto tirare lo sciacquone del gabinetto, che era stato costruito apposta un po’ come quelli dei camper, prendevi della segatura (ce n’era un secchio enorme pieno in bagno) e la usavi come sostituto.
Detto così sembra strano, a qualcuno potrebbe fare schifo, ma vi giuro che non rimane neanche un odore, e alla fine del soggiorno il “serbatoio” viene svuotato a dovere e pulito per bene.
Sostenibile, confortevole e bella…Ma quanto è costata?
Partiamo dal presupposto che Amsterdam è cara, che un ostello mediocre può costare un occhio della testa, e che la sistemazione che abbiamo scelto è originale, nonostante la zona un po’ scomoda, seppur bellissima.
Tenendo conto di questi fattori io credo che il prezzo di 70€ a notte in due fosse molto ragionevole, a questo prezzo andavano ancora aggiunti 10€ al giorno per l’ affitto delle biciclette e il biglietto del treno per Amsterdam. Non economicissimo, ma per un esperienza così particolare è un prezzo onesto.
Per finire, vi lascio i link all’annuncio aibnb della Tiny house in cui siamo stati e anche qualche opzione simile nella stessa zona:
B&B Buitenpost (2 pax)
Guesthouse sul canale (4 pax)
Stanza privata con piscina (2 pax)
Eco BB (2 pax)



