Per iniziare a seguire una vita senza rifiuti non bisogna andare lontano: spesso quello che ci serve è a casa, tra gli oggetti dimenticati nella dispensa, tra quelli che siamo abituati a buttare, o li potremmo semplicemente ricreare partendo da qualcos’ altro.
Anche se siamo in quarantena è meglio non abusare dei corrieri, facendoci spedire a casa quello di cui potremmo fare a meno, spendendo soldi e mettendo a rischio la salute dei lavoratori che devono farsi tutta la città per recapitare sempre più pacchi Amazon.
Al contrario, se abbiamo tempo, possiamo metterci alla ricerca di originali Zero-waste swaps, magari creando quello che ci serve con materiali di Recupero, come nel caso dei fazzoletti di stoffa.
Io mi sono resa conto di usare non poca carta assorbente in cucina, per mangiare, asciugare e togliere la polvere… in poco tempo possiamo sostituire la carta assorbente con dei fazzoletti di stoffa, che possiamo ricavare da vecchie lenzuola o asciugamani.
Per i pasti, consiglio di creare dei piccoli fazzoletti con stoffe diverse o con le iniziali dei membri della famiglia, in modo che ognuno abbia il suo tovagliolo e, nel caso lo si voglia riutilizzare, non vengano mischiati.
Per la pulizia, qualsiasi straccio, maglia di cotone bucata o vecchio accappatoio andrà bene.
Sempre con l’aiuto di una macchina da cucire, potete creare il secondo swap che vi consiglio, ovvero delle borse di cotone per il pane e per la spesa sfusa.
Mentre tutti abbiamo delle borse riutilizzabili da supermercato, che vanno benissimo per la frutta e la verdura sfusa, per altri alimenti è meglio avere sacchetti separati.

Frutta secca, pane, legumi e cereali saranno perfetti in delle borse di recupero, magari ricavate da federe tagliate a metà, nel cui caso basterà creare una chiusura con dei bottoni o un cordino.
I barattoli di marmellate e sott’oli possono essere conservati per diventare contenitori in cui riporre gli avanzi, le spezie e le farine, ma possono essere utili anche come contenitori take-away per cibo e bevande, per fare la spesa al mercato( perfetti per i piccoli frutti come mirtilli e lamponi) o nei bulk-shop( saponi, oli, semi troppo piccoli per i sacchetti).

Ridurre i rifiuti in cucina è un punto cruciale del percorso zerowaste, quindi ora che abbiamo tempo possiamo cucinare di più. Ma cosa? Possiamo provare a fare il pane, cercando la ricetta più semplice per noi, così da poterla riproporre nel tempo, possiamo imparare a fare la pasta fresca, le conserve, i sughi, i fermentati ( fermentare è il modo migliore per ridare vita agli scarti alimentari), cucinare dolci e snack,ed eventualmente congelare gli avanzi in modo di avere sempre qualcosa di pronto in caso di necessità futura.
Proviamo a scegliere un ingrediente e cucinare tutte le sue parti, compresi semi e buccia: le bucce di patate possono essere fritte, i semi di zucca possono essere fatti essiccare e poi tostare, dal gambo dei broccoli esce una pasta buonissima, invece le bucce degli agrumi possono essere candite, o usate per aromatizzare i dolci o il tè.
Di solito io, se non ho molto tempo per cucinarli subito, conservo tutti gli scarti di verdure( ben lavati) in freezer, pronti per un brodo, dopotutto usare verdura nuova per un brodo e poi buttarla perché stra cuoce è uno spreco, e il dado sarà anche veloce da usare ma se ne può fare a meno avendo comunque un brodo gustoso( e sicuramente meno salato).
