Oggi passando davanti alla vetrina di Musso ho chiesto a mia mamma se per il compleanno potevo avere una nuova borraccia, dato che la mia si era rotta da poco.
Senza pensarci due volte ha deciso di assecondare il mio capriccio: venti minuti dopo avevo la 24bottles che puntavo da mesi.
Piccolo disclaimer: In casa mia dire “non voglio niente” non funziona, lo giuro, quindi piuttosto che farmi regalare cose che non mi piacciono, chiedo una sola cosa ma di qualità.
Non ho potuto fare a meno di notare come la scelta, tra gli scaffali, fosse vastissima, e mi sono ricordata che quando mi era servita una borraccia per andare in campeggio ( solo due anni fa), mi ero dovuta per forza dirigere alla Decathlon, perché nessuno in città esponeva le opzioni fighe e di design che adesso sono quasi mainstream.
Reuse♻️
Non c’è niente di male ad avere una bella borraccia, ma ricordiamoci sempre che l’ opzione migliore è quella che hai già. Io stessa ho aspettato che due borracce diventassero inutilizzabili prima di comprarne una nuova di zecca.
Quindi se avete vecchi cimeli risalenti a quando andavate a correre, a camminare in montagna o a scuola, tirateli fuori e fategli fare una fine gloriosa.
La borraccia deve risolvere un’esigenza, e anche se pensate che un modello più bello vi farà venire voglia di bere dar rubinetto -bene- ma in realtà non è necessario.
Moda o esigenza?
Dai rubinetti italiani sgorga una delle migliori acque d’ Europa, eppure più del 60% della popolazione preferisce comprare l’ acqua in bottiglia, andando a sprecare molte risorse che potrebbero essere evitate.
«Dietro l’acqua che esce dal rubinetto c’è un lungo lavoro che parte con la captazione e prosegue con la potabilizzazione, il trasporto, la distribuzione, la fognatura e la depurazione, per restituirla all’ambiente pronta per rientrare in circolo. Un esempio virtuoso di economia circolare, con migliaia di controlli di qualità giornalieri e una filiera che occupa oltre 100mila persone per garantire ai cittadini un’acqua sicura, ecologica ed economica».
Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia
Evitando le bottiglie usa e getta non solo verranno risparmiati molti soldi, ma anche l’ energia del trasporto e gli imballaggi di plastica (che non sempre vengono riciclati).
Si stima che ogni secondo l’equivalente di un camion di plastica finisca nei nostri oceani, e tra i rifiuti più popolari sulle nostre spiaggie ci sono proprio le bottigliette e i tappi usa e getta.
Perchè non fare un favore a noi stessi e al pianeta rivalutando l’importanza di questo piccolo switch al riutilizzabile?
Il Materiale
Ogniuno ha esigenze diverse ed è giusto valutare il materiale in base a diversi fattori.
L’ importante è che sia senza BPA o sostanze che possono rovinare la nostra salute, a parte questo, le possibili scelte sono varie.
La plastica per esempio è facile da pulire e può essere molto resistente, perfetta per chi fa sport o per i bambini, ma si rovina a contatto con il calore e può alterare il gusto dell’acqua.
Il vetro è elegante e facile da pulire, ma è pesante e può rompersi più facilmente.
L’ acciaio inox può rivelarsi la combo perfetta tra resistenza e versatilità, ma fate attenzione alle certificazioni.
La Grandezza
250 ml, 500 ml o più grande? Tutto dipende da quanta acqua bevete e dalla possibilità di riempire spesso la bottiglia durante la giornata.
A scuola una bottiglia da mezzo litro andrà benissimo, se invece viaggiate tanto in auto senza fermarvi potrebbero non bastare.
Comunque non abbiate paura a rivolgervi ai bar nel caso non abbiate fontanelle nei dintorni, mal che vada vi diranno di no, ma generalmente riempieranno la vostra borraccia con grande piacere.
Oltre a cercare un modello accattivante, informatevi sull’azienda e sulle sue iniziative, sulle certificazioni e chiedete in giro pareri sui loro prodotti per capirne la qualità.
Per esempio, l’ Azienda Italiana 24 Bottles annulla la sua carbon footprint da oltre 7 anni e offre prodotti di alta qualità e altrettanto etici.
Per qualcuno il prezzo sembrerà proibitivo, ma se confrontato con quello dell’ acqua imbottigliata, in poco tempo starete risparmiando.
Come pulire una borraccia, e quando
Alcune bottigliette riutilizzabili possono essere lavate in lavastoviglie, altre richiedono un lavaggio a mano. In questo caso bastano sapone per piatti e uno scovolino per bottiglie.
Fate attenzione a pulire tutti i pezzi, compreso il tappo e le guarnizioni.
Se la utilizzate tutti i giorni, soprattutto se fuori casa, è importante lavarla spesso ( anche tutti i giorni) per evitare che i batteri che dalle mani passano alla borraccia non si moltiplichino causando problemi di salute.