Eccomi qui, finalmente torno a scrivere qualche articolo per il mio amato blog, che nonostante sia stato un po’ trascurato sta continuando a crescere, con mio grande piacere.
Nell’articolo di oggi voglio parlarvi un po’ delle alternative zerowaste agli assorbenti che ho provato negli anni, giudicandole dal mio punto di vista come più o meno adatte ai ritmi di una cucina professionale, che impone tempi prolungati senza sedersi, il sollevamento di pesi, momenti in cui andare al bagno non è possibile (per esempio se lavori in un piccolo team ed è l’ora di punta) e mille altri discomfort che chi lavora in una cucina deve affrontare, soprattutto se hai una vagina e sei in quel periodo del mese.
Discaimer velocissimo
- In questo post mi rivolgo ad un pubblico femminile, ma sono consapevole che non solo le donne abbiano il ciclo, e non tutte le donne. Se vi sentite offes* o a disagio leggendo quest’articolo fatemelo sapere e lo renderò più inclusivo.
- Fortunatamente io ho un ciclo medio- leggero, in base ai giorni, quindi se non vi ritrovate nelle mie parole e volete aggiungere la vostra esperienza commentate pure, ve ne sarei grata.

La coppetta mestruale
Partiamo subito con uno strumento che in questi ultimi anni ha guadagnato tantissima popolarità, la coppetta.
Pratica, comoda e aestethic, la coppetta ha convertito al riutilizzabile tantissime millennial e genZ, nonostante sia in circolo da molto tempo. Per usarla serve un minimo di pratica all’inizio, ma una volta fatta l’abitudine e posizionata correttamente non avrete perdite, odori sgradevoli e fastidi di nessun tipo. Io la uso da tre anni, e ne sono una buona sostenitrice.
Ma come si comporta quando devo lavorare? Raramente ho avuto problemi con la coppetta, salvo quei pochi casi in cui per il troppo lavoro non sono riuscita ad andare in bagno in tempo per svuotarla. Quando ciò è accaduto, le perdite erano leggere, e mi è capitato di macchiare slip e eventualmente l’interno dei pantaloni, ma mai l’esterno.
Quando vado in bagno per togliere, svuotare e reinserire la coppetta, mi servono circa 4-5 minuti, considerando anche il preciso lavaggio delle mani che va fatto prima e dopo. Perché certamente, essendo il mio lavoro a contatto con cibo e bevande, devo essere sicura di avere le mani pulite al meglio e garantire un certo livello di igiene quando cucino, ma allo stesso tempo non voglio rischiare di inserire le dita li sotto se possono esserci tracce di cibo che ho toccato, o molto presto mi verrà un infezione.
Parlando di infezioni, mi è capitato di averne una (di che tipo o cosa l’ha causata non lo so perché casualmente è sparita proprio prima della visita dal ginecologo) e di averla peggiorata usando la coppetta, perchè ovviamente se tocchi continuamente una zona irritata starai solo peggio. Quello che consiglio in questo caso é pensare prima alla propria salute e non ignorare i messaggi del proprio corpo. Tra poco vedremo due alternative riutilizzabili alla coppetta che possono essere utili in queste situazioni, ma non sentitevi in difetto se decidete di usare assorbenti esterni monouso per un po’.
Per chi usa l’anello contraccettivo, anche in questo caso la cosa migliore è alternare la coppetta a una soluzione esterna o altrimenti potreste sentirvi molto scomode nei giorni di spotting.

Gli assorbenti riutilizzabili
Tra tutte le opzioni quella degli assorbenti riutilizzabili mi sembravano la meno adatta alle mie esigenze, e per questo motivo ne ho rimandato il possesso fino a quando non ho avuto l’infezione di cui parlavo sopra e ho sentito la necessità di alternare una soluzione esterna alla coppetta che di solito utilizzavo.
Se di solito usate gli assorbenti esterni, passare a quelli riutilizzabili non sarà un grosso cambiamento, dove l’unica differenza starà nel dover lavare gli assorbenti invece che gettarli nella spazzatura.
Dal mio punto di vista gli assorbenti riutilizzabili non sono l’opzione ottimale in una cucina professionale, perchè possono spostarsi e diventare scomodi, vanno cambiati durante il turno e vanno lavati una volta arrivate a casa (possibilmente lasciandoli prima in ammollo). Sono però una valida opzione se considerati come salvaslip o se utilizzati assieme alla coppetta, per una doppia sicurezza.

Period Underwear
Scusate l’inglesismo, ma ”Mutande Assorbenti” proprio non mi piace come nome, quindi ho deciso di evitarlo almeno nel titolo, comunque di questo stiamo parlando: intimo che grazie a imbottiture e tessuti appositi riesce ad assorbire tutte le perdite e mantenervi asciutte e pulite.
Le mutande assorbenti offrono un potere assorbente che varia in base alle esigenze e una comodità nettamente superiore agli assorbenti di qualsiasi tipo. La zona protetta è molto ampia, non c’è il rischio di perdite e possono resistere molte più ore senza essere cambiate. Anche in questo caso possono essere usate assieme alla coppetta ma, se il flusso non è troppo pesante, non avrete problemi ad utilizzarle da sole.
A mio parere, le mutande assorbenti sono l’opzione ideale per i turni lunghi e dinamici che mi trovo ad affrontare a lavoro.
E in aggiunta, possono essere di qualsiasi tipo e dimensione, perfette per chi si identifica in un genere diverso da quello femminile e vuole, magari, dei boxer piuttosto che delle culotte.
Spero di aver recensito questi prodotti nel modo più utile a chi si trova in una situazione lavorativa simile alla mia che questo articolo possa servire a chi è ancora indecisa nello scegliere un’alternativa sostenibile agli assorbenti monouso. Come avrete notato, ho deciso di non descrivere per filo e per segno le alternative che ho scelto, questo perchè volevo solo aggiungere la mia opinione a tutti quegli articoli descrittivi che trovate online. Se quello che volete è una guida passo per passo a come utilizzare la coppetta o a come lavare l’intimo assorbente, sono sicura che decine di creator abbiano già coperto questi argomenti, vi consiglio quindi di fare una brevissima ricerca online. Io vi saluto e vi invito a dare un occhiata al mio blog, dove troverete decine di articoli simili a questo, ma anche molto altro.
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