Chi sono

Viaggi, sostenibilità e cucina, una piccola rivoluzione tra le pareti di casa.

Benvenut* sul mio piccolo blog, un modo per esprimermi e cercare di creare qualcosa che mi appassioni, immagino che se sei arrivat* fino a qui avrai già letto qualche articolo, e quindi saprai qualcosa di me, ma lascia che mi presenti comunque.

Mi chiamo Zoe, che in greco significa “Vita”. Sono genderqueer, e i miei pronomi sono She/Her e They/Them. Le altre etichette lasciamole stare per ora, almeno su questo blog, dove parlo principalmente di tematiche ambientali e sociali, ma anche di ristorazione e viaggi.

Ho creato NaturalmenteZoe perchè credo che sia nostro dovere informarci e metterci all’opera per combattere gli stereotipi e i muri che ci dividono come persone, come lo è proteggere la natura e i suoi equilibri.

La mia più grande passione è la cucina, lavorandoci ho imparato come il cibo possa essere un mezzo potente per trametterete le proprie idee.

Quando mi sono iscritta all’alberghiero mi sono chiesta più volte perché volessi diventare una chef e se fosse quella la mia strada. Anche se ero giovane mi appassionai subito, e capii l’ importanza di nutrire le persone, perché dare da mangiare a qualcuno è una potente forma d’ amore.

Grazie alla Rete social della comunità Zero-waste ho scoperto che possiamo avere un diverso impatto sul pianeta in base al nostro stile di vita, e come le nostre scelte influenzino chi ci sta intorno.

Ho iniziato la mia piccola rivoluzione da sola, poi ho incontrato gli attivisti di Extinction Rebellion e ho potuto fare parte di un gruppo più grande e appagante.

Sono vegetariana e amo la cucina stagionale, casalinga, senza inutili eccessi, ma che rispecchia la genuinità e semplicità degli ingredienti.

Grazie al mio lavoro ho potuto viaggiare e vivere all’ estero, a 18 anni ho fatto uno stage in Kazakhstan e a 20 mi sono trasferita a Lisbona. Da quasi due anni mi trovo in Danimarca, a Copenhagen.

In questi anni ho lavorato in locali di ogni tipo, e conosciuto moltissime persone che mi hanno arricchito e aiutato a crescere come chef e come persona, ma so di avere ancora molto da imparare.